Una delegazione Anid ha partecipato al convegno svoltosi a Bologna lo scorso 26 novembre e organizzato dalla Regione Emilia Romagna sul tema: “Zanzare: un rischio per la salute. Il piano regionale arbovirosi, quali miglioramenti alla luce dell’esperienza 2018”. L'evento ha visto le presentazioni di autorevoli esponenti del mondo della ricerca, della gestione dell’amministrazione pubblica e del territorio provenienti dal Ministero della Salute e da diverse Regioni italiane. L'associazione ha delegato due rappresentanti: Angela Pedrazzi (nella foto) in qualità di vice presidente e Paolo Guerra in qualità di consulente. 

 

In apertura sono stati portati i saluti del presidente e degli associati, ringraziando la Regione Emilia Romagna dell'invito che ha dimostrato in tal modo attenzione per il ns. settore e lungimiranza per la costruzione di un dialogo costruttivo su questi temi. Purtroppo non è la stessa visione che alloggia a Roma, dove il 27 novembre si tiene un incontro fra Ministero e Regioni nel quale delinare linee guida per i piani di controllo delle arbovirosi senza che la nostra categoria sia stata invitata a dare un contributo o quanto meno ad comprenderne i risvolti tecnico-operativi che ne seguiranno. Auspichiamo in futuro un maggior coinvolgimento della nostra categoria e ci proporremo in tal senso.Alle domande poste e alla discussione, in rappresentanza delle aziende del settore sono state portate le seguenti posizioni.

Quesito: Anid può indicare le eventuali criticità riscontrate dalle aziende di disinfestazione nell’affrontare le emergenze sanitarie a seguito della richiesta di intervento da parte dei committenti?

 

Venendo al quesito, precisato che si riferisce agli interventi larvicidi e adulticidi di emergenza, quando il virus si manifesta sull’uomo, e pertanto ad un raggio di 100 o 200 metri dal caso conclamato, le problematiche che incontriamo sono diverse. La prima è senz'altro la tempestività di intervento richiesta dall’Ente, che impone alle aziende una reperibilità del proprio personale che non viene considerata in modo adeguato nei capitolati di appalto. Alle aziende di servizi che spesso partecipano ad appalti al ribasso va riconosciuta la professionalità (la norma UNI EN 16636: 2015 ne è il principale riferimento), e fra questi aspetti vi è anche la reperibilità, così come avviene per altre categorie o emergenze sanitarie come quella dell’aviaria nel settore avicolo.

 

Oltre a questo aspetto i problemi per l’esecuzione di interventi straordinari sono legati alla possibilità di accedere a tutti i focolai larvali così come al fatto di trovarli puliti e manutentati per rendere efficace l’intervento. Foglie, malerbe ed ostacoli ai pozzetti e alle caditoie possono essere un problema negli interventi ordinari: lo diventano ancora di più in quelli staordinari. Allo stesso modo per l’esecuzione degli interventi adulticidi – sempre sul quesito posto in merito alla straordinarietà di questi interventi – le aziende di disinfestazione devono trovare accessibili tutte le aree comprese nel perimetro dell’intervento, compresi fossi e canali, aree pubbliche e private, compresi i cantieri edili e gli edifici abbandonati. Tutti questi aspetti rientrano nella capacità di comunicare con i cittadini e le imprese del territorio, aspetto sul quale le competenze non possono essere in capo solo alle imprese del nostro settore.

 

Quesito: Affrontiamo il tema dei privati e i trattamenti nelle loro aree di competenza. Come abbiamo già detto, la nostra posizione è quella di limitare gli adulticidi, ma si notano con sempre maggiore frequenza gruppi di cittadini autoorganizzati che impostano la lotta con adulticidi a calendario affidati a ditte specializzate. Anid ha una posizione in merito? Quale?

 

Va sottolineato che i ricercatori, i medici, i virologi e gli stessi tecnici dell’ente pubblico, soprattutto in Emilia Romagna e in Veneto che fanno scuola sui temi legati all'aspetto sanitario, talvolta non tengono in considerazione l’aspetto del fastidio, del disturbo e della soglia di disagio che singoli utenti finali possano avere nei confronti della zanzara a prescindere dalle arbovirosi. Vi sono luoghi sensibili come le case di riposo, dove vi sono soggetti esposti con maggior frequenza alle arbovirosi, ma vi sono anche distretti turistico-ricettivi o aree condominiali dove gli utenti finali richiedono di poter contenere o ridurre la presenza anche se per brevi periodi. Se poi si considera che la lotta larvicida notoriamente più mirata e rispettosa dell’ambiente, non viene fatta in modo adeguato nelle aree private o nelle imprese, è evidente che la cittadinanza possa richiedere simili interventi. E le nostre imprese sono in grado di offrirli in modo più strutturato e ampio di quanto si possa ritenere, non limitandosi ad un intervento adulticida, ma accompagnando a queste richieste proposte più di carattere preventivo e raccomandazioni successive per attuare un piano integrato di lotta.

 

In questi anni ANID e conseguentemente gli associati che partecipano alle attività e ai corsi formativi proposti, hanno promosso e adottato delle linee guida e delle prassi tecniche ed organizzative in linea con la norma europea UNI EN 16636:2015. La nostra categoria opera con la presenza di un direttore tecnico nominato alla CCIAA che risponde della progettazione e, insieme ai tecnici, dell’esecuzione dei trattamenti. E con ciò intendiamo dire che professionisti del settore sanno se, quando e come intervenire nei vari contesti ambientali tutelando l’ambiente e i fruitori delle aree sottoposte a trattamento con una valutazione preventiva ed un analisi del rischio. Il nostro settore è, quindi, consapevole che i trattamenti adulticidi in sè non rappresentino la soluzione al problema, ma allo stesso modo, di fronte a talune situazioni, non vadano neppure esclusi a priori. Per contenere il problema delle zanzare, sia dal punto di vista sanitario sia per il disagio arrecato alla comunità, sono necessari interventi preventivi che partono dalla lotta larvicida e dalle gestione dell'area circostante ed interventi successivi alle disinfestazioni che oggi le aziende professionali sono in grado di proporre.