CONVEGNO A.N.I.D.

Le malattie trasmesse da vettori costituiscono un importante problema di sanità pubblica: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno causino oltre 1 miliardo di casi umani ed 1 milione di morti rappresentando circa il 17% dei casi totali di malattie trasmissibili.Nel 2017, l’Assemblea Mondiale della Sanità ha approvato la nuova strategia globale dell’OMS 2017-2030 contro i vettori. Tale strategia si basa su quattro pilastri (rafforzare le attività e la collaborazione intra e intersettoriale; favorire la partecipazione comunitaria; rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza dei vettori e valutare gli interventi, consolidare ed integrare gli approcci e gli strumenti disponibili) e su due elementi fondanti (sostenere l’innovazione e la ricerca di base e applicata; migliorare le capacità di controllo dei vettori).

Fra le malattie trasmesse da vettori, un importante gruppo è costituito dalle arbovirosi, ossia dalle infezioni virali trasmesse da artropodi. Esistono infatti oltre 100 virus classificati come arbovirus in grado di causare malattia umana. In Italia sono presenti sia arbovirosi autoctone, fra cui si annoverano la malattia di West Nile, l’infezione da virus Usutu, l’infezione da virus Toscana e l’encefalite virale da zecche, sia arbovirosi prevalentemente di importazione, come le infezioni causate dai virus Chikungunya, Dengue e Zika.

Sempre più spesso, purtroppo, sia a livello nazionale che internazionale, si assiste ad eventi epidemici, anche di dimensioni rilevanti.
Per rafforzare le attività e la collaborazione intra e intersettoriale ed integrare le rispettive politiche, il Ministero della Salute, nel dicembre 2018, ha istituito il Tavolo tecnico intersettoriale sulle malattie trasmesse da vettori, i cui componenti hanno sottoposto a revisione i Piani di sorveglianza e controllo delle arbovirosi, in modo da tradurre concretamente gli orientamenti internazionali soprariportati e aggiornare i contenuti tenendo conto delle nuove evidenze scientifiche, delle criticità riscontrate e dei mutati scenari epidemiologico-ambientali.

Da questo lavoro è scaturito il PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE, SORVEGLIANZA E RISPOSTA ALLE ARBOVIROSI 2020-2025 che si articola su un orizzonte temporale di sei anni, per permettere azioni strategiche di più lungo respiro, ed individua attività che devono essere attuate immediatamente ed attività da implementare più gradualmente, specificando, inoltre, alcuni indicatori che saranno utilizzati per la valutazione dell’applicazione del Piano stesso. Il PNA si applica alla sorveglianza delle arbovirosi, con particolare riferimento ai virus: West Nile, Usutu, Chikungunya, Dengue, Zika – inclusa la sindrome congenita, al virus dell’encefalite virale da zecche e al virus Toscana. Inoltre il PNA estende la sorveglianza a livello nazionale alle specie di zanzare invasive e al monitoraggio delle resistenze agli insetticidi.

Con questo seminario di aggiornamento tecnico ANID riprende la consueta riflessione sulla questione “zanzare”, proponendo un’avvincente aggiornamento ed una tavola rotonda di discussione e condivisione, coinvolgendo i vari attori del coordinamento nazionale, i fornitori di prodotti ed i disinfestatori, raccogliendo esperienze e ricerche di campo, per giungere ad indirizzi operativi condivisi che coinvolgano tutti.

ANID in questo contesto, come di consueto, vuole promuovere il valore della professionalità, operando in ambiti che riguardano la salute e l’igiene pubblica: è impensabile che attività con una ricaduta così forte sulla comunità possano essere svolte in maniera superficiale.

Sulla questione zanzare, l’auspicio che formuliamo è quello di una maggior sinergia fra imprese ed istituzioni, capace di abbattere pregiudizi e steccati, al fine di una fattiva cooperazione finalizzata al bene dell’intera comunità.