Pubblichiamo l'informativa mensile in materia di rifiuti, curata dal nostro esperto Fabio Bravi. Questo mese l'argomento è lo smaltimento di carogne di roditori, con due quesiti specifici posti da altrettante imprese socie.

 

PRIMO QUESITO
Vista la linea guida avremmo da porre questa questione per chiarire se abbiamo compreso bene. Abbiamo pensato pertanto di indicare quella che potrebbe essere la prassi operativa per capire se è corretta o meno.

 

Per la categoria carogne di roditori:
Opteremmo per la scelta rifiuti prodotti "presso la sede aziendale del produttore poiché derivanti da attività di manutenzione (art. 266 co.4 del TUA)" e "CER 180103* rifiuti originati da attività di prevenzione delle malattie negli esseri umani che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni":

– l'addetto della disinfestazione opera con i guanti e apposito sacco per rifiuti opportunamente contrassegnato,
– l'addetto opera prelevando direttamente con il sacco "rovesciato" la carcassa (per esempio come si raccolgono le feci dei cani),
– l'addetto chiude con nodo il sacco immediatamente e lo colloca nel furgone dentro un apposito contenitore non refrigerato,
– l'addetto consegna la carcassa al magazzino nel più breve tempo possibile,
– entro 30 giorni (o entro 5 se rifiuti superiori ai 200 litri) viene avviato allo smaltimento.

 

RISPOSTA

Confermo la vostra procedura operativa e riporto di seguito alcune integrazioni e precisazioni che reputo importanti.

Classificazione con 2 soli CER alternativi riferiti allo scopo dell'attività, il primo per rifiuti provenienti ad esempio da ospedali, case di cura, scuole, ecc. mentre il secondo per rifiuti provenienti da allevamenti animali:

CER 180103* rifiuti originati da attività di prevenzione delle malattie negli esseri umani che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni.
CER 180202* rifiuti originati da attività di prevenzione delle malattie negli animali che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni.

Oltre agli adempimenti gestionali obbligatori anche per i rifiuti non infetti è obbligatoria:
– la riduzione Deposito temporaneo a 5 gg o 30 gg per quantità inferiori a 200 litri (come da voi indicato)
– la registrazione del movimento di carico/scarico entro 5 gg
– il trasporto all'interno di contenitori appositi a perdere indicanti «Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo»

Il superamento delle condizioni sopra indicate configura un deposito incontrollato di rifiuti (sanzionabile con implicazioni penali) o uno stoccaggio che necessita di una specifica autorizzazione. In generale la classificazione come RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI è consigliata per le seguenti tipologie di rifiuti: Carogne dei roditori, Esche ratticide paraffinate usate, Supporti con colle sporche (insetti e/o roditori), Guano di piccione e dei volatili in genere, Dispositivi di protezione individuale (DPI) e indumenti utilizzati nelle attività di Pest Control.

 

 

SECONDO QUESITO

La settimana scorsa effettuando un intervento di derattizzazione presso un nostro cliente abbiamo rimosso e smaltito la carcassa di un topo. A distanza di qualche giorno ci viene richiesta la certificazione dello smaltimento dello stesso.
Può fornirci informazioni in merito, magari dandoci il nominativo di un azienda che si occupa di questo tipo di smaltimento?

 

RISPOSTA

Nelle Linee Guida Gestione Rifiuti, reperibili facendone esplicita richiesta alla segreteria ANID, per le carogne dei roditori si individuano due possibili classificazioni:
1) RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI (consigliato da ANID) oppure 2) ASSIMILAZIONE AI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (Regolamento CE n.1069/2009).

 

1) RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI

Classificazione con 2 soli CER alternativi riferiti allo scopo dell'attività:
CER 180103* rifiuti originati da attività di prevenzione delle malattie negli esseri umani che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni.
CER 180202* rifiuti originati da attività di prevenzione delle malattie negli animali che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni.

 

Oltre agli adempimenti gestionali obbligatori anche per i rifiuti non infetti è obbligatoria:

– la riduzione Deposito temporaneo a 5 gg o 30 gg per quantità inferiori a 200 litri
– la registrazione del movimento di carico/scarico entro 5 gg
– il trasporto all'interno di contenitori appositi a perdere indicanti  «Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo»

 

2) ASSIMILAZIONE AI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (Regolamento CE n.1069/2009).

Attuazione dei seguenti adempimenti:

A) categorizzare il materiale in oggetto
B) raccogliere e trasportare i SOA con le modalità indicate dal regolamento
C) ottenere l'autorizzazione del sito interessato dall'attività di conservazione dei SOA, previo verifica ispettiva ASL su requisiti igienico sanitari, controlli interni ed attuazione di un adeguato sistema HACCP
D) verificare la conformità alle normative regionali.

 

Per il trasporto delle carogne dal cliente alla sede devono essere attuate le prescrizioni previste dalla rispettiva normativa. In particolare nel caso si opti per la classificazione come rifiuti infetti, come indicato, il trasporto dovrà essere effettuato all'interno di contenitori appositi a perdere indicanti  «Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo».

In generale la classificazione di cui al punto 1) RIFIUTI POTENZIALMENTE INFETTI è consigliata per le seguenti tipologie di rifiuti: 1. Carogne dei roditori, 2. Esche ratticide paraffinate usate, 3. Supporti con colle sporche (insetti e/o roditori), 4. Guano di piccione e dei volatili in genere.

 

Ricordo che per tutti i rifiuti non infetti il deposito temporaneo deve avvenire nel rispetto di tempi/quantitativi massimi, in particolare, l'avvio verso le successive operazioni (smaltimento o recupero) può avvenire a scelta del produttore unicamente secondo una delle seguenti modalità alternative tra loro:

* criterio temporale: il conferimento dei rifiuti a terzi avviene con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito;
* criterio volumetrico: il conferimento dei rifiuti a terzi avviene quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi.

In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti pericolosi non superi il predetto limite volumetrico, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno. E’ importante ribadire che il limite volumetrico si riferisce alla somma dei volumi di tutti i rifiuti in deposito.

 

Ripeto che i rifiuti infetti prevedono:
– la riduzione Deposito temporaneo a 5 gg o 30 gg per quantità inferiori a 200 litri
– la registrazione del movimento di carico/scarico entro 5 gg (invece di 10 come  previsto per tutti gli altri rifiuti speciali).

Il superamento delle condizioni sopra indicate configura un deposito incontrollato di rifiuti (sanzionabile e, per i soli rifiuti pericolosi, con implicazioni penali) o uno stoccaggio che necessita di una specifica autorizzazione.

Per quanto riguarda l'azienda che si occupa dello smaltimento, nel caso di gestione come rifiuto (non assimilato ai SOA) ricordo che l'elenco ufficiale delle imprese che gestiscono (trasportano e/o smaltiscono e/o recuperano) i rifiuti è presente nel sito www.albogestoririfiuti.it. Per ricercare i gestori autorizzati per i rifiuti da Voi prodotti le consiglio di effettuare una ricerca per codice CER tra gli iscritti all'Albo utilizzando la seguente procedura che, per il caso specifico nella provincia di Napoli, fornisce oltre 200 imprese.

* Collegarsi al sito www.albogestoririfiuti.it
* entrare nella sezione elenchi iscritti
* selezionare la ricerca per Codice Rifiuto
* indicare la regione nel campo Sezione
* indicare la provincia nel campo Provincia
* digitare il codice CER nel campo Codice Rifiuto
* scegliere Ordinaria (per CER pericolosi e non pericolosi) o Semplificata (per CER non pericolosi)
* cliccare su Cerca

A questo punto sarà visualizzato l'elenco delle aziende iscritte. Di tali aziende, cliccando su Dettagli, è possibile visualizzare le autorizzazioni in essere, i CER gestiti, ecc… . A questo punto la ragione sociale e la sede dell'azienda sono sufficienti per recuperare i recapiti aziendali tramite elenchi/internet.

 

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