Si discute, in ambito europeo, sul parere del comitato per i biocidi (BPC) dell’ECHA rispetto all’utilizzo efficace di trappole per contrastare le infestazioni di topi negli ambienti indoor, quale alternativa all’applicazione dei rodenticidi.
La valutazione, redatta dal BPC, ha evidenziato come il ricorso alle trappole non presenti svantaggi pratici ed economici comportando un rischio significativamente inferiore per la salute umana, animale e per l’ambiente rispetto ai rodenticidi anticoagulanti.
Tale parere è stato inviato alla Commissione europea che è chiamata a fornire le proprie linee guida agli Stati membri su come procedere alle autorizzazioni per il ricorso ai prodotti chimici, ai sensi del regolamento sui biocidi dell’UE.
La Confederazione Europea dell’Industria della Disinfestazione (CEPA) ha evidenziato le proprie perplessità sull’analisi effettuata dal comitato per i biocidi ma soprattutto sul metodo adottato dal BPC.
“La base scientifica del parere fa riferimento ad un unico contesto agricolo, in un unico paese dell’UE con un unico insieme di prodotti e promosso da un produttore di trappole che ha evidentemente un interesse commerciale diretto nel divieto dei rodenticidi, sostenuto dalla Germania” commenta CEPA.
La Confederazione Europea dell’Industria della Disinfestazione ha già annunciato il proprio lavoro di interlocuzione, presso la Commissione Europea, per manifestare tali dubbi ed evidenziare le incongruenze.
CEPA ha già sottolineato in passato come i disinfestatori debbano avere a disposizione tutti gli strumenti utili per effettuare un controllo efficace, anche mediante una manipolazione responsabile dei prodotti chimici.
Il ricorso ai biocidi, in altre parole, deve essere attentamente monitorato ma comunque tenuto in considerazione nella consapevolezza delle conseguenze che potrebbe causare, in quanto è importante per fare prevenzione rispetto ai rischi di tipo sanitario contro eventuali infestanti che potrebbero veicolare agenti patogeni pericolosi.