L’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione, al fine di dare massima diffusione alle nuove indicazioni degli organismi europei per “l’attuazione dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare riguardanti le corrette prassi igieniche e le procedure basate sui principi del sistema HACCP”, evidenzia il punto 3.3, a pagina 14 del documento redatto, lettera f) punto vi.
Quest’ultimo riguarda da vicinissimo le imprese e gli operatori del settore “Pest Control”.
Gli organismi europei competenti hanno infatti sancito a livello normativo che “le sostanze chimiche (ad esempio i biocidi utilizzati per la lotta ai roditori) non devono essere utilizzate per monitorare l’insorgenza di infestazioni, ma solo per le attività di lotta contro gli animali infestanti”.
A.N.I.D. raccomanda, pertanto, la massima attenzione nelle procedure eseguite e di verificare attentamente quanto contenuto nei vari contratti di appalto proposti o sottoscritti, al fine di accertare che le nozioni operative riportate si attengano a quanto specificato nel punto 3.3.
Qualora così non fosse, è necessario procedere a modificarne l’operatività.
Di seguito si riporta integralmente il punto 3.3. inserito nelle comunicazioni europee.
3.3. Lotta contro gli animali infestanti: enfasi sulle attività di prevenzione
a) I muri esterni dovrebbero essere privi di crepe o fessure, le zone circostanti curate e prive di detriti che potrebbero fornire un rifugio agli animali infestanti e le aree per la pulizia accessibili.
L’accesso di animali domestici o selvatici deve essere vietato/impedito.
b) Le finestre andrebbero provviste di zanzariere.
Se utilizzati per la lotta contro gli insetti, i dispositivi elettronici devono essere impiegati secondo le loro specifiche.
c) Le porte andrebbero tenute chiuse, tranne durante le operazioni di carico e/o di scarico.
Le fessure tra porte e pavimenti dovrebbero essere sigillate per impedire l’accesso agli animali infestanti.
d) Le attrezzature e i locali inutilizzati dovrebbero essere tenuti puliti.
e) La presenza di eventuali pozze di acqua interne andrebbe eliminata quanto prima.
È necessario prevenire o evitare l’accumulo o il ristagno dell’acqua.
f) Dovrebbe essere disponibile un programma di lotta contro gli animali infestanti:
i. andrebbe valutata l’opportunità di disporre un numero adeguato di esche e di trappole e di posizionarle anche in modo strategico (all’interno/all’esterno);
ii. il programma dovrebbe comprendere roditori e animali infestanti che strisciano, camminano o volano;
iii. gli animali infestanti e gli insetti morti andrebbero rimossi frequentemente per garantire che non vi sia alcuna possibilità di contatto con gli alimenti;
iv. qualora si tratti di problema ricorrente ne andrebbe accertata la causa;
v. le sostanze chimiche utilizzate per controllare gli organismi nocivi devono essere autorizzate dal regolamento relativo ai biocidi (3).
I pesticidi andrebbero immagazzinati in condizioni di sicurezza e utilizzati in modo tale che non vi sia possibilità di contatto, tra l’altro, con alimenti, materiale da imballaggio e attrezzature.
Le trappole contro le mosche (comprese quelle elettriche) non dovrebbero essere posizionate direttamente sopra le zone in cui sono trasformati o depositati gli alimenti;
vi. le sostanze chimiche (ad esempio i biocidi utilizzati per la lotta ai roditori) non devono essere utilizzate per monitorare l’insorgenza di infestazioni, ma solo per le attività di lotta contro gli animali infestanti.
vii. ESEMPIO DI FLESSIBILITÀ: sarebbe preferibile ricorrere alla disinfestazione professionale, ma nella maggior parte dei casi essa non è obbligatoria, a condizione che il personale possa dimostrare la propria competenza.
Le piccole imprese, in particolare, possono applicare tale flessibilità.
Per approfondire, leggi qui un altro articolo sul tema.