Rondini, rondoni, balestrucci e topini sono l’esercito alato su cui Virginia Raggi punta per vincere la battaglia estiva agli insetti infestanti. E’ quanto si evince dalla lettura dell’ultima ordinanza firmata dalla sindaca di Roma, ovvero un breve trattato di ornitologia che dispone, fino al 30 settembre, misure a tutela dei volatili piuttosto dettagliate.

 

“Queste specie — si legge nell’ordinanza — essendo insettivore contribuiscono alla riduzione di zanzare e mosche, assumendo, come evidenziato da diversi studi scientifici, fino a circa 6.000 insetti al giorno per coppia di uccelli nella stagione riproduttiva, per complessivi 150.000 insetti catturati al termine di ogni covata”. Quindi le rondini diventano insetticidi naturali e il Comune si impegnerà a difendere i loro nidi in tutta la città dalle “fasi iniziali di costruzione” fino alla fine del periodo migratorio”.

 

“A questo punto  – commenta il presdiente ANID Marco Benedetti – viene spontaneo chiedersi: ma i servizi di prevenzione e controllo? Le attività di informazione e sensibilizzazione? Dalle ultime esperienze in materia di emergenze virali diviene sempre più forte la necessità di sviluppare ed approfondire le tecniche di lotta agli infestanti, con l’obiettivo di superare la mera conformità documentale, acquisendo quelle conoscenza di base in grado di consentire un’effettiva valutazione del rischio presente nelle diverse realtà e l’efficacia delle misure messe in atto per la prevenzione e la gestione. Dove andare a cercare, cosa cercare, capire ciò che si osserva, sono elementi di conoscenza indispensabili per identificare i problemi e sviluppare azioni preventive e correttive adeguate”.

 

“C’è poi bisogno  – conclude Benedetti – di qualità del servizio, ovvero standard elevati di erogazione, con programmi di controllo e prevenzione studiati per ridurre la presenza di infestanti in modo efficace, misurando gli effetti, nel rispetto delle normative vigenti. C’è bisogno di esperienza tecnica, ovvero di operatori qualificati e professionali, oltre a biologi di campo in grado di effettuare ispezioni di verifica accurate e consulenze specifiche. Serve poi una presenza capillare a copertura di tutto il territorio cittadino, che faccia uso di nuovi metodi e prodotti sempre più efficaci e innovativi. Poi ben vengano le rondini…”.