Confindustria, Inps, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l’intesa sul Testo Unico della Rappresentanza.

Anche nel privato il peso di ogni sindacato sarà pari alla risultante della media tra il numero degli iscritti e i voti ottenuti alle elezioni delle Rsu.

La soglia di rappresentatività è stata individuata al 5% che deve essere raggiunta dai sindacati per essere convocati ai tavoli negoziali.

Sono considerati validi i contratti sottoscritti dai sindacati che hanno il consenso di almeno il 50% più uno.

Soddisfatto il presidente ANID Marco Benedetti: «Siamo assolutamente soddisfatti di tale accordo – afferma – che va a regolamentare in maniera più seria del passato le trattative fra datori e sindacati.

Troppo spesso abbiamo assistito a irriverenti tavoli al ribasso, con applicazione di contratti supportati da organizzazioni sindacali non maggiormente rappresentative con forme vergognose di ribasso, a svantaggio della qualità del servizio offerto e delle tutele dei lavoratori.

Auspichiamo ora un cambio di passo!».