A conferma della serietà del nostro agire, apprendiamo con soddisfazione le precisazioni emanate dal Ministero della Salute sul ”Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu – 2019”, con la circolare prot. n° 0012909- 06/05/2019-DGPRE-DGPRE-P.
In particolare, ci preme rilevare la convergenza della nota Ministeriale con quanto da noi già espresso nel comunicato dell’17 aprile 2019, che sul contenuto dell’Allegato 4 “Specifiche sull’intervento per il controllo del vettore (Culex pipiens)”, ci trova in assoluta sintonia. Nel succitato documento infatti, il Ministero della Salute definisce inequivocabilmente che: “….L’indicazione riguardo alla certificazione UNI EN 16636, deve intendersi come requisito non obbligatorio che le amministrazioni pubbliche possono tenere in considerazione nella scelta dell’operatore. …”.
Crediamo pertanto che per i servizi di “pest management” in argomento l’unica discriminante applicabile dalle Amministrazioni Pubbliche nella scelta dei fornitori, è il loro possesso dei requisiti previsti dalla norma cogente semmai auspichiamo un maggior controllo degli stessi da parte delle PA.
Ciò detto, premesso che ANID si è spesa molto per lo Standard UNI EN 16636:2015, sin dall’inizio e fornendo peraltro un sostanziale contributo e che lo ritiene un ottimo strumento di Qualità nell’erogazione dei servizi di Pest Control e per la soddisfazione della clientela, si riafferma che rappresentare gli interessi della nostra categoria, tutta e senza esclusione alcuna, resta per noi l’unico obiettivo.
Si allega: