Di Davide Di Domenico, consulente e referente scientifico di A.N.I.D.

In Europa, oggi, sono segnalate quattro specie di Vespa, delle quali, due autoctone: Vespa crabro, il comune calabrone, e Vespa orientalis. Le altre due alloctone sono entrambe di origine asiatica: Vespa bicolor ad oggi segnalata solo di poche stazioni dell’Andalusia (Spagna meridionale), e Vespa velutina, oggi diffusa in Francia meridionale e nell’Italia nord-occidentale a sud fino alla Toscana. Delle due specie autoctone, Vespa crabro è ampiamente diffusa su quasi tutto il territorio nazionale mentre Vespa orientalis è più termofila e predilige zone dell’Italia centro-meridionale.

La Vespa orientalis si riconosce per una vistosa banda giallo-chiaro sull’addome. Nel Lazio e a Roma in particolare la Vespa orientalis è nota da molto tempo. Tuttavia, negli ultimi 2 – 3 anni gli avvistamenti di Vespa orientalis si sono effettivamente intensificati. L’ipotesi più plausibile per spiegare questo fenomeno è il cambiamento climatico. Infatti, specie termofile come la Vespa orientalis si avvantaggiano dalla combinazione di estati torride e inverni miti. Nonostante ciò, a differenza di quanto riportato in alcune notizie degli ultimi giorni, la Vespa orientalis non presenta un’aumentata aggressività rispetto ad altre vespe, ma rimane come sempre rapida nei movimenti e piuttosto attiva durante le ore più calde delle giornate.

Come per tutte le specie di vespe, la Vespa orientalis diviene pericolosa se ci si avvicina troppo al nido ossia quando sente minacciata la propria colonia; in questo caso diventano aggressive e vi è il rischio di essere attaccati e punti da più individui contemporaneamente. Lontano dal nido pungono in pratica solo se afferrate o schiacciate, altrimenti si allontanano. Pertanto non ha senso demonizzare questi insetti, piuttosto è importante dare informazioni corrette sulle precauzioni da adottare nel caso in cui si rendesse necessario un intervento di controllo ed eliminazione di una colonia di Vespa orientalis insediata in un’area sensibile.

Come sempre è bene non improvvisare, bensì coinvolgere dei professionisti che svolgano l’intervento seguendo tutte le regole di sicurezza necessarie.