L’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione ha preso parte al XXVII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia che si è tenuto a Palermo in questa settimana.
A.N.I.D. ha portato il proprio contributo scientifico attraverso il lavoro condotto dal referente scientifico dottor Davide Di Domenico, insieme al professor Stefano Turillazzi dell’università di Firenze.
Lo studio evidenzia un’interessante valutazione delle problematiche legate alla presenza di vespidi, analizzate in base agli interventi di controllo eseguiti dalle ditte che operano sul territorio nazionale.
I dati presentati sono stati raccolti attraverso un sondaggio inviato da A.N.I.D. alle aziende associate che ha ottenuto una larghissima partecipazione, consentendo di elaborare più di 7500 dati.
Sono stati presi in esame i dati raccolti da 109 ditte di disinfestazione riguardanti gli interventi di controllo eseguiti negli anni 2020, 2021 e 2022 nei confronti di varie specie di Vespidi in ambito urbano.
Le ditte sono state divise per area geografica nel Nord Italia (46), Centro Italia (26) Sud Italia (27) e Isole (10).
I risultati rappresentano un esempio di Citizen Science.
In generale i dati (che si riferiscono a interventi di controllo svolti su richiesta di cittadini) possono essere affetti da una serie di variabili: tra questi la numerosità della popolazione, la percezione dei vari insetti da parte delle persone, la disponibilità dei siti di nidificazione, le condizioni atmosferiche annuali, l’incremento della temperatura ma anche la numerosità delle colonie delle diverse specie nei vari luoghi.
Nei 3 anni presi in esame (2020, 2021 e 2022 fino al mese di ottobre) si nota un sostanziale incremento delle catture di Vespidi che passano da 2026, nel 2020, a 2818, nel 2022.
I Calabroni (che comprendono le tre specie di Vespa presenti in Italia: V. Crabro, V. Orientalis e V. Velutina) sono, in percentuale, i Vespidi più̀ rappresentati nei tre anni presi in esame con un leggero decremento nel 2022.
Inoltre, dal 2020 al 2021, si nota un aumento in percentuale delle catture di Vespule, mentre quelle dei Polistes rimangono più o meno invariate.
Per quanto riguarda il numero totale di colonie segnalate, quelle dei Calabroni rappresentano le più numerose.
Questo può dipendere dalla loro visibilità e dalla considerazione che i cittadini hanno nei loro confronti rispetto a quelle degli altri Vespidi. È evidente una certa differenza tra le catture.
In ogni anno i Calabroni e i Polistes rappresentano la massima percentuale di specie nelle catture effettuate, mentre le Vespule sono più presenti a Sud ma risultano quelle meno rappresentate nelle catture dei vari anni.
Al Sud e nelle Isole le catture di Polistes superano in percentuale, ma di poco, quelle dei Calabroni.
Nel 2022 i Calabroni rappresentavano circa il doppio dei Vespidi segnalati a Nord rispetto a quelli segnalati al Centro Sud e Isole.
È probabile che questo dipenda anche dalla densità di popolazione e dalla presenza di siti adatti alla nidificazione su strutture umane.