Per chi ha qualche primavera in più, come il sottoscritto, era consuetudine, all’inizio di un nuovo anno, formulare dei “buoni propositi”, quasi sempre coincidenti con quelli dell’anno precedente che, nella migliore delle ipotesi, erano stati mantenuti solo in parte. Il Presidente Marco Benedetti ha tracciato, nella sua presentazione all’ultimo Consiglio Direttivo un primo, sintetico bilancio di quanto è stato fatto nel primo anno del “nuovo corso” dell'Associazione e della sua Presidenza, che ha non solo mantenuto gli impegni indicati nel programma approvato dall’Assemblea, ma sta anticipando sul fronte istituzionale e sindacale i percorsi che la nostra Categoria vuole e deve perseguire.

 

Il ruolo del sottoscritto deve essere pragmatico ed orientato soprattutto a quello che ancora non si è fatto e che resta da fare, individuando e rimuovendo gli ostacoli e migliorando, se possibile, le condizioni e le opportunità. Abbiamo tutti un obiettivo comune: affermare nei confronti di tutti gli interlocutori pubblici e privati, il valore dell’operatore professionale della disinfestazione e significare la differenza tra chi assume questo impegno e chi no. Il controllo delle infestazioni? Un compito difficile, complesso e delicato e troppo spesso misconosciuto e sottovalutato dalla gente, qualche volta osteggiato, se non addirittura incriminato. Ma il Disinfestatore? Determinato, paziente, metodico ed abituato a misurarsi con le difficoltà della natura, che alla fine è onesta e ripaga quello che riceve.

 

L’Associazione ha sempre agito così: passo dopo passo, con pazienza e senza incolpare gli altri, ma cercando di imparare da tutti ed anche dai propri errori. Se vogliamo quindi essere onesti e credibili dobbiamo cominciare da noi stessi, dalle nostre Imprese, chiedendoci se noi per primi ci atteniamo ai contenuti dell’essere professionali, dei nostri codici deon- tologici, degli standard che ci siamo dati, anche certificandoli, con la norma UNI EN 16636.

 

Proviamo allora a fissare i “Buoni Propositi” per il 2018 in un possibile Decalogo del Disinfestatore Professionale

 

1. Il controllo delle infestazioni è un lavoro difficile, importante e delicato, che richiede conoscenza, esperienza ed intelligenza.

 

2. Il Disinfestatore Professionale opera per la salute e l’igiene delle persone, degli animali, delle cose e dell’ambiente in cui vive: è orgoglioso del suo lavoro.

 

3. Il Disinfestatore Professionale rispetta le leggi dello Stato, della Natura, della Scienza e dell’E- conomia: è un Imprenditore moderno.

 

4. L’Esperienza si impara dai Maestri e dalla pratica: non si finisce mai di imparare ed occorre spiegarlo a chi ha bisogno del nostro lavoro.

 

5. La Professionalità non è un Diploma: è un modo di essere che si cerca, si conquista, si mantiene e si migliora. ?

 

6. Il Disinfestatore Professionale non teme il confronto, ma lo favorisce e lo rispetta; ricerca il dialogo con i Colleghi, le Istituzioni, i Ricercatori, i Fornitori ed i Clienti.

 

7. L’Impresa di Pest Management è una squadra formata dalla Direzione, dai Dipendenti, tecnici e d’ufficio, dai Clienti e gioca per migliorare la qualità della vita di tutti.

 

8. Tutti gli animali hanno la stessa dignità: alcuni sono dannosi per l’uomo e le cose, ma loro non lo sanno e non ne hanno colpa. Il controllo dei roditori non si fa con il bazooka o con il flauto magico, ma con l’intelligenza, l’osservazione, l’esperienza e l’astuzia.

 

9. La Disinfestazione non è una fede o una ideologia: è una professione moderna, sperimentale, istruita ed innovativa.

 

10. Il guadagno ottenuto da un Contratto difficile vale più di un Appalto pilotato.

 

 

Magari ci sono tante altre cose da dire e da aggiungere, ma potremmo cominciare con queste. Ci risentiamo fra 12 mesi?
Auguri.

 

Sergio Urizio (coordinatore ANID)